Claudia Bernareggi, Paola Silvia Ubiali
L’alchimia dell’albero. La natura verde dell’arte
Nila Shabam Bonetti, Giovanni Bonaldi, Gianni Cuomo, Claudio Destito, Nicoletta Freti, Pina Inferrera, Margherita Leoni, Mya Lurgo, Danilo Marchi, Emila Sirakova, Arianna Tinulla, Angela Viola
La mostra nasce dalla collaborazione tra differenti realtà del territorio bergamasco, sinergie e competenze che si incrociano trasversalmente con l’obiettivo di presentare, durante il periodo estivo, una visita all’Orto botanico “Lorenzo Rota” inconsueta e rinnovata, che contribuisca alla sensibilizzazione verso le tematiche green in vista dell’Expo 2015 che vedrà Milano e il suo hinterland quale polo internazionale dell’ecologia e della corretta alimentazione.
La straordinaria ricchezza di questo luogo nel quale convivono oltre 900 specie di piante, il suggestivo paesaggio che lo incornicia e l’inaspettata presenza di installazioni interattive, opere di arte contemporanea open air e la possibilità di assistere a performances artistiche, rendono affascinante il percorso ai sensi del visitatore. L’esperienza si completa con la visita alla Sala Viscontea dove è allestita una “mostra nella mostra”: la pre-esistente esposizione di parte del patrimonio appartenenente alle collezioni dell’orto quali l’Hortus Pictus Bergomensis e la collezione ceroplastica vengono difatti affiancate ad opere di videoarte e light art che colloquiano le une con le altre in un dialogo tra i secoli.
Presentare l’arte in un orto botanico è per noi occasione di trattare consapevolmente l’argomento alchemico della trasformazione, visto nel rapporto dell’uomo con la natura che lo ospita. Cosa, più dell’arte, riesce a coinvolgere il maggior numero di aspetti della vita dell’uomo focalizzati sul cambiamento, sul percorso di ricerca intima dell’essere umano? L’alchimia, o scienza della trasformazione interiore, nella sua costante ricerca della conoscenza intesa come culmine dell’esperienza umana, viene anche chiamata “Agricoltura celeste”, le sue fasi e le sue teorie tutte ricalcano l’arte agricola. L’arte sarebbe dunque la manifestazione estetica delle fasi di crescita dell’uomo, l’alchimia, la scienza e la natura, con i suoi cicli, diverrebbe in questo senso la base universale da cui tale studio trarrebbe spunto. Fiori e piante non sarebbero altro che il linguaggio della natura, simbolo delle fasi della vita che nasce e muore, così come l’uomo, nella sua esperienza di vita, esprime passioni, dolori e gioie, spirando, infine, nella sua fase invernale.
Le opere presenti in mostra rievocano stati dell’esperienza umana strettamente connessi ai cicli naturali, ambientazioni in cui il dualismo uomo-natura diviene atmosfera di fondo della narrazione estetica e metafora di un percorso di evoluzione e trasformazione che accomuna entrambi gli universi.
Orto botanico “Lorenzo Rota”, Scaletta di Colle Aperto, Bergamo
Sala Viscontea, Passaggio Torre di Adalberto, Bergamo